la trascendenza
La trascendenza è un vantaggio selettivo: le coppie che si riconoscono in una delle tre religioni monoteistiche, che hanno preservato i valori patriarcali, hanno più figli rispetto alle coppie atee o agnostiche; le donne sono meno istruite, l’edonismo e l’individualismo meno pregnanti. Tra l’altro la trascendenza è, in grande misura, un carattere geneticamente trasmissibile: le conversioni, o il rifiuto dei valori familiari, hanno una rilevanza molto marginale; nella stragrande maggioranza dei casi, le persone restano fedeli al sistema metafisico nel quale sono state educate. Pertanto l’umanismo ateo, sul quale poggia il “vivere insieme” laico, non resisterà a lungo, la percentuale della popolazione monoteista è destinata ad aumentare rapidamente, specie nel caso della popolazione musulmana – e questo senza tener conto dell’immigrazione, che accentuerà ulteriormente il fenomeno. Per gli identitari europei è assodato in partenza che tra i musulmani e il resto della popolazione debba necessariamente, presto o tardi, scoppiare una guerra civile. La loro conclusione è che, se vogliono avere una speranza di vincerla, gli conviene che questa guerra scoppi il più presto possibile – in ogni caso prima del 2050, preferibilmente molto prima.
Michel Houellebecq, Sottomissione
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