La mia opinione sul cinema italiano (scritta da un altro)
La mia considerazione sul cinema italiano contemporaneo, quello autoriflessivo, autoindulgente e fastidiosamente autobiografico, è che dell’autobiografia di uno che ha dai trenta ai quarant’anni e non è capace a risolvere i propri problemi di coppia non me ne frega un cazzo. Non mi interessa vedere Accorsi e la Mezzogiorno che si gridano in faccia, non mi interessa sapere che Paravidino si sente preda della malinconia padana (e vattene in Costa Rica, no?), non mi interessa constatare che Muccino piccolo ha perso la zeppola, forse l’unico aspetto simpatico della sua public persona Io in un film voglio vedere pistole, cavalli, macchine della polizia, serial killer, vampiri, budella. Non necessariamente tutto insieme. In un film voglio vedere cose che non vedrò nella mia vita e che i miei genitori non hanno visto nelle loro; in un buon film il problema dovrebbe essere, ad esempio, salvare il mondo dall’attacco delle tarantole giganti, non rimandare la presa di coscienza della propria mediocrità.