Gigi Meroni = Gesù
La storia di Gigi Meroni, calciatore del Torino morto investito nel 1967, è per molti aspetti confrontabile con quella di Gesù Cristo, a partire dai segnali premonitori della sua venuta (il pilota dell'aereo che si schianta su Superga che si chiama Meroni, un'analogia con la missione annunciatrice di Giovanni Battista), la morte prematura causata da un suo seguace che diventerà presidente del Torino (e sulla casualità dell'investimento ci sarebbe molto da indagare, molto più plausibile che Romero fosse talmente ossessionato dalla figura Meroni da averlo inconsciamente voluto investire; il fatto che poi sia diventato Presidente del Torino nella tassonomia degli apostoli di Gigi lo farebbe assurgere a un mix di Giuda/Pietro), Nestor Combin che sulla sua tomba giura di segnare tre gol alla Juve che effettivamente segna, facendo perdere lo scudetto ai bianconeri (il primo miracolo del Meronesimo), con tanto del giovane che esordisce con la maglia numero 7 e segna il quarto gol (un equivalente apostolico di Giovanni, che compare per la prima volta nella narrazione evangelica quando Cristo viene portato via dall'orto dei Getsemani).
Nulla vieta di pensare che tali fatti veri possano nel tempo essere nel tempo integrati con altri fatti verosimili e poi leggendari, come probabilmente è successo con la religione cattolica, che ha anch'essa una forte componente sportiva nelle sue origini, il martirio dei primi cristiani nell'arena, quindi comune al Meronesimo, visto che i calciatori sono i gladiatori dei nostri tempi.
Probabilmente tra duemila anni il Meronesimo potrebbe essere la religione più diffusa sulla Terra, e il fatto che queste mie parole possono sembrare ridicole, le fa accogliere in maniera non diversa da come erano considerati i capisaldi della religione cristiana dai pagani dell'epoca che ne venivano a conoscenza.