Il momento in cui è evidente allo stesso tempo la fallacia della democrazia ma anche che siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni è la presentazione dei simboli delle liste elettorali.
I simboli delle Europee 2014 ci regalano uno dei migliori simboli di sempre, che in poche parole sintetizza gli ultimi venti anni di storia repubblicana e come tale spero sia inserito nei libri di testo.
Le maggiori passioni italiane, FORZA JUVE e BUNGA BUNGA, sono unite mirabilmente da un simbolo dell'euro preso a calci, rappresentante la vera passione del momento, la demagogia.
Di qui al non sense alla Carmelo Bene il passo è breve, e infatti notevolissimo è anche il partito IO NON VOTO.
L'importante però è mantenere la speranza: come considerare altrimenti l'opzione di ritornare giovani da pensionati attraverso l'invalidità.
I pensionati sono le nostre radici, e anche i simboli non vanno pensionati, così quello di Fratelli d'Italia è una matrioska contenente anche i simboli di AN e MSI.
Le velleità degli ideali cozzano a volte con le reali capacità tecniche nel partito di internet, che non dispone ahinoi di un grafico.
Tra le liste non manca nemmeno un omaggio a Jacques Le Goff con il partito del Sacro Romano Impero.
Ma scegliere un simbolo delle proprie idee è davvero una sintesi complicata, quasi impossibile, per cui il nostro preferito rimane quella sorta di bozza, di lavori in corso, di sintesi di una riunione interlocutoria in cui non si era deciso niente ma che poi da provvisorio è diventato definitivo, il simbolo-civetta di chiamiamolo per il piemonte.