fare un'esperienza
Nella lista delle cose che mi danno fastidio ho aggiunto la pratica del "fare un'esperienza", la gente che parla di "fare un'esperienza".
Fare un'esperienza vuol dire che fai una cosa più che altro per dire che l'hai fatta; è ammettere che hai una vita normalmente noiosa ma la giustifichi facendo delle esperienze di tanto in tanto.
Per esempio fare l'esperienza del paracadute. Una persona dovrebbe dire "voglio provare il paracadute", va al campo volo e si fa lanciare da un aereo. Se non gli piace può dire "il paracadute mi fa cagare", se gli piace magari ogni tanto, se c'è bel tempo la domenica pomeriggio, va a lanciarsi ancora. Se gli piace ma non lo fa più porta una giustificazione plausibile, tipo "vorrei andare ancora col paracadute ma al momento non ho i soldi".
I poveretti invece fanno le esperienze. Si lanciano col paracadute, fanno questa pazzia, poi bella o brutta che sia stata tirano una bella riga sulla voce "paracadute".
Grandi campioni di fare esperienze sono gli americani che da giovani vengono a fare un'esperienza in Europa. Viaggiano di qui e di là, vanno da Harrods e da madame Tussauds a Londra, mangiano la pizza a Milano, poi completano l'esperienza con stile bevendo un bicchiere di vino sulla torre Eiffel. A questo punto sono pronti psicologicamente per tornarsene nel Minnesota per tutta la vita con regolari vacanze in Florida. Lì sulla spiaggia, in coda al baretto per comprare il solero, incontrano un europeo e possono dire "ehh, l'Europa, l'ho vista tutta da ragazzo, che esperienza".
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