E lei non usò tinder, e non illuse nessuno
Iniziammo a chiacchierare sulla sua fissa/ossessione per un rapper che all'epoca seguivo pure io, e che lei aveva conosciuto tramite amici di amici, ottenendone addirittura il numero. Nonostante fosse poco più che ventenne, V era molto profonda, seria, sveglia, matura. Sembrava più la sorella maggiore della mia ex, nonostante fossero appunto coetanee. Studiava a Milano (IULM) e stava in maniera molto seria con un ragazzo sin da fine liceo, e nonostante avessero alti e bassi non lo mollava né appendeva né tradiva. Mai. Neppure in un momento di pausa, in vacanza in Grecia (!), e da ubriaca, si era lasciata tentare da un gruppo di americani palestrati da film. Perché, diceva, non avrebbe senso perdere definitivamente una persona così importante per 5 minuti di divertimento sfrenato. La storia alla fine si concluse dolorosamente, per entrambi. E lei non usò Tinder, e non illuse nessuno. Alcuni del suo giro le ronzavano attorno anche con intenzioni piuttosto serie, ma lei non voleva passare da un tizio all'altro con nonchalance, a differenza del gruppetto di amiche, mia ex compresa.
Il caso volle che V, in vacanza in Sardegna, pensò bene di scrivere a quel rapper di cui sopra. Lui la invitò ad una festa. Lei si presentò. Lui non la cagò di striscio. Lei se ne andò a casa presto e incazzata.
L'indomani lei gli scrisse offesissima. E lui manco si ricordava di lei, glielo ammise tranquillamente. Però, aggiunse lui, quella sera sarebbe stato da solo a casa e si sarebbe "fatto perdonare".
Sapete già com'è finita.
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