David Foster Wallace
David Foster Wallace (Ithaca, 21 febbraio 1962 – Claremont, 12 settembre 2008)
“La realtà è che morire non è brutto, ma dura per sempre.”
“L’unica ragione per cui le persone comuni trovano le celebrità affascinanti è che non sono esse stesse celebrità.”
“Rimaneva rivolto verso la lavagna (…) a scrivere UCCIDI UCCIDI UCCIDILI TUTTI UCCIDILI FALLO ORA UCCIDILI in continuazione.”
“Credo che in fondo si parli in maniera diversa a seconda della gente con cui si parla.”
“E’ proprio quando ci si illude di cominciare a capire qualcosa di letteratura, che si cessa di essere letterariamente interessanti.”
“E’ solo effettivamente pronunciando certe parole che uno “fa” quello che “dice”.
"La persona che non vuole fare la cosa ridicola è la persona ridicola."
“Prendo gli antidepressivi da, quanto sarà, un anno, e ritengo di avere i numeri per dire come sono. Sono straordinari, davvero, ma sono straordinari come sarebbe straordinario vivere, che so, su un altro pianeta caldo e comodo fornito di cibo e acqua fresca: sarebbe straordinario, ma non sarebbe la cara vecchia Terra. Ormai è quasi un anno che non sto sulla Terra, perché sulla Terra non me la cavavo troppo bene.”
“La malattia è una cosa che hai, non una cosa che sei.”
“Un biglietto di suicidio ti dà modo di discutere cose che in altri frangenti sembrerebbero troppo stonate.”
“Gli avvenimenti più vividi e duraturi della nostra vita sono spesso quelli che avvengono alla periferia della nostra consapevolezza.”
“Niente avvicina quanto un nemico comune.”
- Tags: aforismi, letteratura