Bar La Dolce Vita
Ogni paese di provincia che si rispetti ha nel suo centro un bar chiamato La Dolce Vita, dove bere i Campari alle tre del pomeriggio.
Il bar è stato aperto nei 2000 inoltrati da ragazza di bella presenza con diploma professionale e tatuaggi motivazionali, a volte con la sorella più anziana, meno istruita ma avvezza ai casi della vita.
Arredamento moderno Leroy Merlin: vetro, acciaio, sedie plastica trasparenti, faretti alogeni in posizioni sapienti, pavimento in piastrelloni gres con fantasia cesso / venature azzurre, talvolta ha la licenza tabacchi, la titolare in sabot ha avuto in adolescenza un periodo cittadino quindi non rinuncia anche a ambizioni da vineria (quattro rossi fissi). Ella fu la bona dell'oratorio, la sorella maggiore si è sposata, lei no, nel cesso c'è il diffusore di aromi e anche una scodella per i pètali, che però non mette più. asciugamani fumagalli.Di giorno ritmi latini, verso sera l'elegante house del Papeete.
Il menù propone inizialmente tante sfiziosità "per chi viene a fare la pausa pranzo", gradualmente tolte perché è appunto un paese e la pausa pranzo si fa a casa, alla trattoria pranzi di lavoro o alla mensa della fabbrica.
La clientela si compone appunto di qualche casalinga che beve il cappuccio al mattino, e tutto il giorno i vitelloni che bevono il Campari sfogliando la gazzetta o giocando al videopoker discretamente piazzato in un angolo: La Dolce Vita.